Anni ’70

Quello che interessa l’artista è il momento nel quale, attraverso il processo per prova ed errore, nascono le cose immerse nelle incerte circostanze del lavoro. Nel fervore creativo del disegno questa ricerca riesce a canalizzare la traccia segno.

Dopo anni di preparazione si è orientato verso una pittura dotata di un fondante atteggiamento gestuale ed ha sviluppato una sua propria modalità che trae vantaggio dall’immediatezza del gesto-segno dell’IMAGE-ART.

Nella tela, come in un “cortile di vocaboli” tramite il gesto si attivano le vibrazioni che mettono al mondo una sospesa realtà del tempo. Il gesto ne de-linea la realtà, ne penetra i segreti, e prende coscienza di un sotteso labirintico. Questi gesti, non hanno in sé l’ambiguità del gestuale in quanto vengono liberati, nella dinamica del lavoro, dalle tracce del movimento della mano e divengono segni.

L’IMAGE-ART è una pratica artistica che a partire dagli anni’70 utilizza la capacità dell’occhio di gestire il GESTO. Ambrosio segue il GESTO sulle tracce del movimento della mano ove affiora una forma espressiva, un SEGNO che dà libertà al GESTO. Nella pratica il GESTO accende le risorse e rende possibile trasporre il suo valore di SEGNO nell’opera. I lavori sono tutti originali e personali. Ciascuna opera è individualmente costruita con un suo proprio spirito. Negli anni ’80 il segno sposa il colore, non vi si congela, ma da questo acquisisce valore.

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